Ristorante La Locandiera di Bernalda
Basilicata
Giudizi delle Guide
Recensione Utenti
Ottimo cibo, ottimo vino!
Grande esperienza al Bernalda grazie alla cucina raffinata. Ottimo ristorante per famiglie che ha come vero e proprio orgoglio il cibo ed il servizio. Abbiamo trascorso una bella serata.
Sosta a Bernalda
Ottime presentazioni, ottimo servizio e piatti freschi e sapientemente cucinati. Un buon ristorante da consigliare.
Giudizio
Ottima sensazione, calda (troppo) ed accogliente. Ottima la carta dei vini; bello e buono l'antipasto (ottimo il baccalà fritto in pastella); primi piatti ottimi, anche nella sapidità delle salse; secondi buoni ma niente di eclatante. Assolutamente consigliato. Leggera nota il conto, appena salatuccio.
Parere personale del ristorante
Codesto ristorantino merita assoluta menzione positiva perché propone la vera atmosfera della tavola di casa propria, ripeto: di casa propria. Questa è una sensazione molto rara per qualsiasi avventore di luoghi con ospitalità di ristorazione. Io ho conosciuto questo posto in occasione di una cena per la cresima di una mia nipote; sia l'ambiente, sia la proposta delle pietanze, sia la proporzione delle stesse, sia la qualità e su tutto la certezza di gusto ed ottica delle merci trasformate nello stesso giorno, hanno reso la cena eccellente. Da lodare il servizio, che con cortesia era sempre attivo e vigile con la bella soluzione della mescita personalizzata di un ottimo Aglianico, rigorosamente del Vulture.
Oggi, leggendo i commenti altrui ma su tutto verificando le valutazioni di gambero rosso e guida Michelin, mi rendo conto di quanto siano poco affidabili e poco preparate le persone (con esperienza di ristorazione, accoglienza, ospitalità, ma su tutto spero capaci di individuare la qualità di primizie della terra Metapontina, ed è qui che i dubbi sorgono!!) ed il fatto che si possano esprimere in giudizi che indicano forchette ed altro. Tornando alla locandiera, un semplice grazie per quella cena eccellente ed un grazie per portare Bernalda e le tradizioni dei piatti lucani ad ospiti di tutto il mondo.
poca sostanza
Probabilmente adatto a chi è poco esperto di gusti e sapori del territorio, la cucina è secondo me poco significativa e il decantato assortimento di antipasti tipici è di una banalità disarmante. Apprezzabile gli involtini di cavallo con cipolla rossa, ma nel complesso l'impianto del menu è deludente, non per attrattiva ma per concretezza del risultato. Molto negativi negli antipasti la frittata di zucchine e le melanzane (troppo acetate). Il sommelier Francesco sa bene consigliare i buoni aglianico presenti (alcuni davvero eccellenti). Il rapporto prezzo/qualità è fortemente squilibrato. Biasimevole la pratica di presentare il conto totalizzato su foglio anonimo e non particolareggiato, non è professionale.
Peccato, poteva risultare un posto più interessante e valido, ma così è... se vi pare.
OTTIMO
Ogni volta che andiamo alla Locandiera, l'amicizia della Sig.ra Maria, l'accuratezza dei dettagli, gli ottimi piatti sapientemente cucinati da Zia Clara, i vini consigliati da un ottimo Sommelier Francesco, ci coinvolge emotivamente tanto da farci sentire a casa nostra.
Cucina povera?
Locale collocato al centro del paese, arredato con gusto secondo lo stile delle trattorie, infatti nella carta intestata del conto è riportato “Trattoria – Osteria : La locandiera”.
L’accoglienza è buona ed il servizio è puntuale. La cucina si ispira ai piatti della cucina povera lucana impiegando le materie prime che tale luogo offre. Stona pertanto la promozione in bella vista su una parete, di una scatola di vino Sassicaia, uno dei vini più pregiati e costosi prodotti esclusivamente nella provincia di Livorno. La cucina è tipica del territorio e pertanto anche il vino dovrebbe essere tale, inoltre il Sassicaia non è un vino né da trattoria, né da osteria considerato il suo costo.
Il rapporto qualità / prezzo è basso, non per la qualità del cibo somministrato, ma per il prezzo elevato rispetto al valore delle materie prime utilizzate ed ai piatti non particolarmente elaborati.
Ultima nota dolente è il conto che non è analitico ma è riportato solo il totale: tale pratica lascia qualche sospetto al viaggiatore di passaggio e non concorre a promuovere il turismo in queste zone poco battute.
L’impressione generale ricevuta è quella di un ristorante che aspira a diventare un locale di “alta cucina” mascherato da trattoria.
buon ristorante per piacevole serata primaverile
una cucina buona e casalinga ma non banale. A conduzione familiare. Categorica la scelta di piatti tipicamente lucani, e questo non è male! ottimo l'aglianico bevuto e molto bravo il sommelier! Vale una visita, se siete al mare nei dintorni.
congratulazioni
Il nome del locale “La locandiera”, di goldoniana memoria, ha decisamente condizionato la nostra scelta per una cenetta estiva a quattro. Il locale, piccolo ma arredato con gusto e sobrietà è in grado di assicurare ad ogni avventore lo spazio vitale necessario,c he spesso manca nei locali cult del momento.
Entrando, siamo certi di non incontrare la corteggiatissima Mirandolina, né il fedele Fabrizio, pronto e servizievole, in compenso siamo accolti dal garbato sorriso e gentilezza della Signora Maria che,facendoci accomodare nella zona da noi scelta,ha la facoltà di farci sentire a proprio agio, in un ambiente familiaree gradevole.
La signora ci consiglia con grazia e discrezione una serie di antipasti che,affondando le radici nella civiltà contadina,vantano una tradizione di genuinità e qualità: involtini di melanzane,fiori di zucca ripieni e gratinati,minestra di fave con sorpresa di bruschetta, bianche melanzane a fette sott’olio e tanti altri deliziosi stuzzichini. Tutti piatti che, utilizzando materie prime semplicissime, riservano al palato gradite sorprese di sapore antico.
Ma la vera sorpresa è rappresentata dal giovane Francesco,elegante nel suo abito nero e signorile che presenta ‘a voce’ la lista dei vini e garbatamente consiglia quello adatto alla circostanza,non omettendo di soffermarsi sulla produzione e sui vitigni che lo compongono.
Mesce nei grandi calici tersi con collaudata disinvoltura,tanto da richiamare alla nostra memoria il bel Ganimede,rapito dagli dei perché servisse loro da coppiere.
Profumato di aromi nostrani e riconoscibili questo bianco locale,mesciuto dalla mano sicura di Ganimede a giusta temperatura, ne berresti più calici se l’ora (almeno per noi) tarda non lo sconsigliasse.
Le pappardelle con la mollica di pane raffermo fritta ,con l’aggiunta di una goccia di olio santo e le lasagne ‘tirate a fresco’ condite con sughetto di cavallino,consentono un tuffo nel passato e ti appagano al punto di saltare i secondi piatti,per non compromettere il sapore testè assicurato alle papille gustative.
La cenetta termina con una fetta di dolce , un flut di spumante e… tanta voglia di ritornare per continuare con le altre leccornie della “locandiera”, preparate con garbo nella linda cucina a vista dalla giovane e sorridente Flavia e dalla signora Clara, tanto brava e padrona di sé, quanto scherzosa e simpatica.
Franco e Mariateresa
Bernalda 2 settembre 2009
fiori di zucca ripieni
cucina buona, servizio pessimo
Servizio davvero pessimo. Eravamo a cena con i miei e il mio moroso (totale 5 clienti) e siamo stati trattati con i piedi, im modo davvero scortese e antipatico. La cucina non è male, anzi, ma lo sconsiglio vivamente per l'accoglienza.
Vale il viaggio
Gia' l'accoglienza della signora Maria premurosa e gentile fu un buon biglietto da visita. Il locale è tutto al femminile e gia' questo ci stuzzicava, vedo molto la pulizia nei ristoranti (da considerare che la cucina e' a vista). Cucina stagionalissima, legat al territorio e alla tradizione. Squisitisimi i dolci fatti in casa. Eccellente il servizio, ottima la carta dei vini e di ampio respiro quella dei distillati. Tutto sommato avrei pagato anche qualcosina in più.
che digestivo
meglio il post pranzo nelle taverne...a buon intenditore poche parole
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