Ristorante D'O di Cornaredo Hot
Giudizi delle Guide
Recensione Utenti
Ottimo
Consiglierei di aggiungere un menù libero e di togliere quelle sedie scomode..
Non ho parole..
Un locale di una bruttezza incredibile, con il cassonetto della immondizia piazzato in bella vista su quella che deve essere stata in passato l'entrata principale.
Non ho poi capito e non ho apprezzato quelle insapori pappette che sono state servite artisticamente vicino al gabinetto!!!!
Era pieno di gente gaudente, che faceva a gara a farsi benvolere dallo Chef. Potere della TV!!
Non ho parole.
CHE DELUSIONE!
Siamo tornate al DO' dopo due esperienze positive avute negli scorsi anni.
Anche questa volta il locale mi ha stupito, ma purtroppo negativamente.
Gli gnocchetti con cacio, uvette e cannella erano qualcosa di veramente scandaloso..
Il secondo piatto a base di gorgonzola, barbabietole e crema di verdure sembrava più uno stuzzichino da aperitivo.
Il vino, un Marzemino, mi ha fatto venire il mal di testa.
Insomma, una vera dulusione.
Non penso di tornarci!
Buona cucina ma carenza di educazione e ospitalità
Non andate con bambini: assolutamente ed esplicitamente mal visti. Lo stesso Chef, Tanto Bravo in cucina quanto maleducato e con in Po' di puzza sotto il naso, ha ad Alta voce detto al signore addetto alle prenotazioni di non accettarne piu'..
Al momento Di Pagare il conto, Euro 460,50, ho consegnato 500 euro pensando Di Riceverne 40 come resto... hanno trattenuto anche la bellezza Di 50 Cent. E' proprio vero, quasi tutto si impara, Arte culinaria compresa, ma signori dentro si nasce. Lo Chef sara' Bravo a cucinare, Ma ha Tante altre carenze in qualita' che, per un ristorante, sono altrettanto importanti... sicuramente per noi e' stata l'ultima volta.
Fantastico!
Sono stata qualche giorno fa al D'O e devo dire che mi ha entusiasmata! L'attesa è vero è molto lunga però aspettare un paio di mesi, ho chiamato i primi di novembre e ho trovato posto per i primi di dicembre, non è una cosa poi tanto tragica.
Ho apprezzato ogni abbinamento, dalla cipolla caramellata al dolce, un gelato al mais che in bocca era un esplosione di gusto!
Staff molto cordiale e gentile.
Ci ritornerò sicuramente!
aspettare tanto per non ricordare nulla
ci sono andata con amici che me ne avevano parlato, ambiente anonimo, come antipasto zucchine insulse, primo piatto - orzo perlato - meglio un risotto all'onda alla parmigiana ben fatto. secondo - non ricordo se coscette di qualcosa con duroni - 2 giorni per digerirle. dessert - gelato allo zafferano in via di scioglimento che dire lui illustrava i suoi piatti, i miei amici erano contenti, io non ci sono mai più tornata, la fama è secondo me di molto superiore al reale gusto dei piatti che in me non hanno lasciato alcun ricordo dei sapori, degli odori, della cosistenza, della presentazione.
finalmente abbiamo trovato posto al d'o
dopo due lunghi anni finalmente siamo riusciti ad avere una prenotazione al ristorante D'O, la lista d'attesa è, infatti, molto lunga e trovarvi un posticino è stato un colpo di fortuna.
Cosa dire: cucina creativa, interessante accostamento di sapori, profumi e colori, ma, sostanzialmente, è assolutamente lampante lo squilibrio tra qualità e prezzo.. credo che sia la prima volta in vita mia che mi trovo a "cenare" in un ambiente angusto e alla distanza di un metro e mezzo dall'unica toelette, peraltro frequentatissima, con nr.3 "cannelloni" (definiti così tre piccoli involtini del tipo rigatoni dalle dimensioni di 4cm per 2cm) e un micro dolcetto.. il tutto alla modica cifra di euro 40.
Due sono i consigli, se proprio come noi siete ostinati a provare questo posto: 1) se avete animali da compagnia non ordinate i fegatini per secondo; 2) andate abbigliati in modo casual, oppure come ultima tappa della vostra serata, poichè uscirete puzzolenti di olio fritto, sì, ma "raffinato"!!
ottima
Ottima la cucina, interessante la carta dei vini. Impeccabile il servizio anche se alcuni camerieri non sono belli da vedere...
“E, come diceva Fantozzi nel lontano 1976 ...
Mah, se io avessi trovato un biglietto demenziale che mi addebitava una percentuale del 15% in più per la mancanza di due commensali, della cui assenza avevo preavvertito con una settimana di anticipo, semplicemente me ne sarei andata via all’istante, dato che non ero stata avvertita al momento della mia telefonata di preavviso. Penso non sia neppure legale applicare una penale del genere.
Ho trovato divertente l'affannosa ricerca, da parte di molti commensali, di modi complimentosi e acculturati per ingraziarsi lo chef, che, con sorriso benevolo, accetta i complimenti in stile papale, distribuendo la sua benedizione/presenza in giro.
I piatti (parlo soprattutto dei secondi perché i primi da me assaggiati sono abbastanza accettabili) non sono per me innovativi, sono solo un mix di gusti a parer mio improbabili, che hanno l'unica e imprescindibile caratteristica di non sposarsi fra loro. E' divertente osservare i vari camerieri che descrivono con (neanche tanto discreta) supponenza i due ceci con carota (si fa per dire... ma non si è molto lontani dalla realtà dei piatti serviti) con accompagnamento di panettone e brodo di pollo insipido, versato nel bicchiere e rigorosamente da bersi insieme, che esaltano il cece di provenienza autoctona, ma ancor di più osservare i commensali che, penso per non farci la figura degli zotici che non comprendono la qualità, nel silenzio più assoluto, interrotto solo da esclamazioni di approvazione chic, si godono tali descrizioni, dove - se si parla di "broccolo" - il broccolo (quello tondo di Bruxelles) è sicuramente uno, magari diviso in due. Nel mio piatto erano descritte le "puntarelle amare", ma in effetti c'era solo un unico, solitario filo di puntarella, nemmeno due per giustificare il plurale del menu. Sembra che i prezzi siano moderati, ma, considerando la pochezza di contenuto di ciascuna portata, alla fine si è costretti ad ordinarne un certo numero e di conseguenza il costo sale. Anch'io sono finita lì grazie ad un amico molto radical chic che ne ha esaltato la bontà. Ma secondo me trattasi di un'operazione di marketing ben riuscita, in cui si vuol convincere - ad esempio - il commensale che il cucchiaino del caffè "per non far raffreddare il caffè" deve avere solo un sottile bordo metallico (nella parte cava, quella che dovrebbe raccogliere, per intenderci) e il resto è un BUCO. Ma non facciamoci ridere, Oldani. O forse non ho capito niente ed è proprio lui, la sera, che si fa delle risate megagalattiche. Semmai, poi noi umani possiamo sempre farci una pizza, raccontando al prossimo amico cui vogliamo fare uno scherzo.. quanto si mangia bene da D’O!!
E, come diceva Fantozzi nel lontano 1976 della Corazzata Potemkin, guadagnandosi 92 minuti di applausi…
Alto livello W Davide Oldani
piatti squisiti e di alto livello serviti da Davide Oldani in persona molto gentile ed educato.
vorrei dire a tutti quelli che hanno commentato molto negativamente, che se per forza vogliamo che cambi questa geniale formula, tentando di "migliorare", togliendo il menù "guidato" e "unificato", cambiando la sobrietà dell'ambiente, aumentando il numero di tavoli e coperti e di conseguenza riducendo i tempi di prenotazione e attesa, dovremo scordarci questo rapporto qualità prezzo che è veramente il primo "punto di forza" del locale.
complimenti ancora Davide! spero che tu continui così; e io potrò continuare a venire da te prenotando sei mesi prima (qual'è il problema?) e non spendendo 200 € a testa come succede in altri ristoranti in Italia e nel mondo che per avere schiere di camerieri e tavoli molto grandi, alzano notevolmente il conto...
Deludente
Tutti abbinamenti discutibili che non meritano, a mio personale parere, una stella Michelin. Arredamento e atmosfera triste. Tavoli disposti male. Di una degustazione di 5 piatti due sono stati avanzati da tutti e 6 i commensali...
Portate consigliate direttamente dallo chef che avrebbe dovuto proporre i piatti più buoni...
delusione
Oltre alla cipolla, cibo inutilmente fantasioso e piuttosto mediocre, così come la carta dei vini..,il tutto ci è costato cento euro a testa.
Maleducazione assoluta
Inammissibile trovarsi un biglietto nel menu con il quale si comunica che "loro malgrado" saranno costretti ad addebitarci una maggiorazione del 15% per i due commensali mancanti nonostante gli fosse stato comunicato telefonicamente una settimana prima. Ed il famoso cuoco? chi l'ha visto??
Ristorante D'O di Cornaredo
per quanto riguarda il mio giuduzio e quello degli altri commensali, ne abbiamo ricavato una bellissima esperienza che è sicuramente da ripetere. Complimenti a Davide Oldani ed ai suoi collaboratori.
Pessima esperienza
Siamo un gruppo di colleghi che ben 5 mesi fa, sollecitati da alcuni entusiastici articoli apparsi su vari riviste, aveva prenotato un tavolo per 6 nel rinomato ristorante D’O di Davide Oldani a Cornaredo (MI).
All’atto della prenotazione, piuttosto difficoltosa in quanto il telefono è perennemente occupato, si è presentato il primo problema: per un tavolo da 6 lo chef impone l’impossibilità di poter scegliere i piatti a la carte, il menu sarà per così dire “chiuso”, con una limitata possibilità di scelta. Pazienza ci diciamo, correremo il rischio di dover scegliere tra pietanze che magari non incontrano perfettamente i nostri gusti, ma forse ne guadagnerà la qualità di preparazione e di presentazione delle stesse.
Come ci è stato comunicato in maniera perentoria all’atto della prenotazione, una settimana prima dell’appuntamento abbiamo telefonato per confermare il tavolo, ma per una giornata intera non è stato possibile comunicare con loro, il telefono era sempre occupato e non è possibile confermare con altri mezzi (segreteria telefonica, fax, e-mail). Passata una giornata di infruttuosi tentativi, la mattina seguente abbiamo riprovato nell’orario da loro indicato e finalmente siamo riusciti a parlare con un collaboratore di Oldani che, dopo averci fatto attendere un po’ in linea, ci ha comunicato che il ns. tavolo era stato assegnato ad altri, visto che non avevamo confermato nei giusti tempi.
Abbiamo provato a spiegare i nostri innumerevoli tentativi di metterci in contatto con loro, andati a vuoto per il fatto che il telefono è sempre occupato, e che si trattava solamente di mezza giornata di ritardo, ma il diligente collaboratore non ha sentito ragioni.
Ha sostenuto di avere fatto “uno squillo” sul numero di cellulare che avevamo lasciato all’atto della prenotazione (cosa peraltro non vera perché non risultava nessuna chiamata): ma vi rendete conto? Un ristorante che si considera ai massimi livelli della gastronomia italiana che fa uno squillo ai suoi clienti?!! Forse è troppo dispendioso fare una telefonata sapendo di come sia complicato mettersi in contatto con loro?!
Di fronte alla nostra incredulità per questa linea di condotta non certo professionale e alle ns. insistenze per venirci incontro, al limite proponendoci anche un’altra data, ci hanno risposto che ci avrebbero fatto sapere qualcosa al più presto chiamandoci al cellulare forse il giorno dopo.
Inizia così un’ulteriore snervante attesa: dopo ben cinque mesi, per mezza giornata di ritardo rischiamo di perdere la nostra “occasione”, quindi non si perde di vista il cellulare, non sia mai che non ci trovino pronti a rispondere al primo squillo!!
Iniziano a sorgere anche dei dubbi. Non ci era mai successo di essere trattati con tanto distacco, sembrava di avere a che fare con l’Ufficio delle Imposte: non hai pagato entro i termini? Sono fatti tuoi, a noi non interessa nulla, arrivederci e grazie. Con questi pensieri in mente, anche l’appetito ha cominciato a dare forfait: una serata al ristorante è un momento di gioia e convivialità fra persone che stanno bene insieme, in un ambiente accogliente e con del buon cibo sulla tavola; noi cominciavamo a sentirci sotto esame: se ci propongono un’altra data riusciremo a liberarci da eventuali impegni? Saremo all’altezza di cotanto ristoratore, così rigido e distaccato?
I nostri dubbi vengono risolti dal ristorante stesso: nessuno si fa vivo, né per confermare la data, né per proporne un’altra, né per scusarsi. La rigidità è solo a senso unico.
Fedeli al motto che dice che “il buongiorno si vede dal mattino”, tiriamo un sospiro di sollievo e ci ripromettiamo di incontrarci in un locale che abbia più a cuore i propri clienti.
In conclusione: sul cibo non possiamo esprimerci, ma l’organizzazione e la cura del cliente (diremmo pure l’educazione) si può riassumere con un solo aggettivo: inesistente.
Nota: posso giudicare solo il servizio, ovvero la cura del cliente, dovendo fornire anche voti per le voci restanti, esprimo un giudizio medio.
Ottimo rapporto qualità prezzo
Trovo che il D'O sia davvero un'ottima occasione (specie per i primi) per provare la cucina di alto livello senza prosciugare il portafogli. Servizio ottimo. Grande cortesia e disponibilità da parte di Davide Oldani in primis.
Rispetto, seppur con qualche punto di domanda, le recensioni negative (alcune davvero singolari) che precedono.
Tutti i primi
Semplicemente spettacolare
L'attesa lunga è ampiamente ripagata dalla grande maestria dello chef e dei suoi collaboratori che offrono qualità, estrema cortesia e professionalità. Il tutto condito da un eccellente rapporto qualità prezzo. Da non perdere!!!
che peccato
è stata una vera delusione quando alla fine della cena ci è stato comunicato che, facendoci un favore, ci abbuonava l'addebito del 15% di due coperti che avevamo disdetto in anticipo - avevamo comunque speso 400 € in 4
Livello elevato ma estrema scortesia
Abbiamo mangiato divinamente ma abbiamo speso 70€. Questo mina un po' la sua particolarità perchè a mio parere sono molti i posti che possono offrire un livello elevato per la stessa cifra. Inoltre siamo state trattate in modo poco scortese.
Non capisco perchè aspettare tanto.
E' vero, almeno una volta bisogna andarci, ma non di più...meglio se sei invitato, almeno non hai niente da rimpiangere. Buono il bollito ma lo fa meglio mia suocera, ma a lei non lo dico.
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