Ristorante Diana di Bologna
Emilia Romagna
Giudizi delle Guide
Recensione Utenti
Non tornerò
DA DIMENTICARE VELOCEMENTE
Che dire ? Ho appena letto una decina di commenti e praticamente potrei fare un semplice copia e incolla ad occhi chiusi! Ci siamo sentiti presi in giro dal momento in cui ci hanno assegnato i posti, fino all'uscita dal locale (io sono volato via senza voltarmi...). Ripeto, confermo quasi tutto in negativo, ad esclusione di ciò che non ho potuto verificare (guardaroba per esempio). Per cui mi limito alle sole portate: l'impressione che ancora oggi non mi abbandona, dal 20 febbraio, è quella di aver mangiato il nulla! Le tagliatelle, il carrello degli arrosti, la verdura grigliata mista, il sangiovese (solo per gli amici, sic!) e il.. cos'era...boh! una specie di crema al cacao.... tutto assolutamente senza sapore! Giuro. Il colpo di grazia lo abbiamo ricevuto al momento di saldare: 43 euri a testa!!!! Incredibile.
Non mi era mai successo. Non tanto per la cifra, ma quanto per la mancata relazione tra questa e la qualità delle portate. Se mai dovessi ripassare da Bologna, passerò dall'altro lato del marciapiede.
che delusione...
Ambiente vetusto e bisognoso di radicali ristrutturazioni.
Menù contenuto in cartoncini usurati; idem per la carta dei vini, peraltro molto modesta.
Scontrini del guardaroba fatti in casa e sudici.
Sorvolo sulle divise dei camerieri.
Cucina: idee vecchie e realizzate in modo approssimativo.
Rapporto qualità/prezzo inadeguato.
Da dimenticare.
Era un gran bel ristorante
Il ristorante è organizzato su due sale e le sale sono riempite dalla porta in avanti. I clienti sono selezionati dai gestori per importanza, i tavoli più vicini alla porta sono considerati i peggori. Il servizio segue le precedenti consuetudini, con una eccezione: è sostanzialmente privo di attenzione e non accoglie l'avventore. Il personale è anch'esso sproporzionato, poichè, essendo evidente l'intenzione di imitare un ristorante degli anni '20, sullo stile dell'Harry's Bar di Venezia, il Diana difetta di camerieri professionisti, di un maitre capace di relazionarsi con il pubblico (tutto sommato anche di coordinare il servizio) e di un numero di camerieri in eccesso, come era d'uso negli anni '20, per l'appunto. La cantina è limitata. E la cucina, benchè tradizionale, è frusta! Come ci si può sognare di proporre come unico dessert un gelato, quando a Bologna ci sono 4°C???
Il guardaroba fornisce tagliandini vecchi e macchiati. Detto questo, a Bologna ci sono due grandi ristoranti d'hotel, I Portici ed I Carracci, entrambi vicini al Diana e sulla stessa fascia di prezzo: perchè dovrei tornare al Diana, quando questi sono infinitamente migliori sotto ogni punto di vista?
IL CROLLO DI UN MITO
Dopo essere cresciuto passando davanti al Diana e sbirciando rapidamente all'interno di quello che mi era sempre stato descritto come un ristorante caro ma di classe, mi trovavo in centro all'ora di cena con una donna bellissima che volevo conquistare. Il caso ha voluto che fosse domenica e tutti i ristoranti "tipici" e di fascia alta sono chiusi (non hanno più voglia di lavorare), ad eccezione del Diana, quindi ho pensato che avrei fatto bella figura portandola a cena in un posto di classe.
Il ristorante era praticamente vuoto, ho contato 4 tavoli e una decina di clienti in tutto. Non veniamo accolti col sorriso (e specifico look elegantissimo e bell'aspetto di entrambi, e Lei era quasi una modella!).
Sulla qualità del cibo non ho critiche negative e spero che la riuscita di una cucina così rodata e classica non sia frutto di un caso, ma sono piatti che si mangiano comunque in decine di ristoranti e trattorie a cifre almeno dimezzate e con qualità spesso superiore e va detto che far pagare una fettina minuscola di torta della nonna 15 euro non si tratta di esclusività o qualità superiore, si tratta di poca onestà!
Il servizio è stato da "festa dell'Unità": Piatti sporchi e serviti dal lato sbagliato o addirittura "allungati" al destinatario, il bicchiere della mia partner era sporco di rossetto di una precedente cliente (preciso che ce ne siamo accorti dopo che le ho versato il vino e prima che lei bevesse), piatti e posate sembravano aver vissuto una guerra da quanto erano rovinati (saranno anche pregiati ma preferisco una forchetta Ikea nuova e pulita ad una vecchia, magari in argento ma scorticata e che non sembra pulita).
I camerieri non cercano mai uno sguardo di intesa per venire al tavolo e bisogna letteralmente catturare la loro attenzione.
In fine la chiusura: erano circa le 22:15 quando eravamo rimasti i soli clienti nel locale e stavamo gustando il caffè ma ad un certo punto cominciano a farci le pulizie intorno, portando via dal tavolo tutto quello che poteva non servire e potesse indurci ad ordinare altro. La guardarobiera (una gentile signora anziana) ci aspettava già con i cappotti in mano (della serie andatevene che vogliamo andare a letto).
abbiamo preso 1 antipasto, 2 primi, 2 secondi, 1 dolce e 2 caffè. acqua, vino sangiovese (quindi non pregiato) e coperti: 136 euro!
N.b.:Per le stesse portate al ristorante "due Lune" spendo 55/60 euro, piatti e bicchieri puliti e il servizio a questo punto non può che essere migliore rispetto al Diana. Inoltre mangio di più, meglio e alla fine mi portano pure un limoncello fatto da loro offerto dalla casa!
Si chiama cortesia e voglia di lavorare, cosa che ormai nessun ristoratore o gestore di locali sembra aver più a Bologna. La furbizia e la gratitudine nel servire anche un semplice digestivo, far loro un sorriso e dire grazie quando pagano. Si fidelizza i clienti e li fa sentire benvenuti e pronti a tornare. per me il Diana ha già chiuso e spero che gli altri ristoratori tornino ad avere un po' di umiltà e autocritica, é grazie al cliente se girate in Mercedes!
ottimo sotto tutti i punti di vista
Francamente mi stupiscono i giudizi negativi letti. Ho trovato tutto inappuntabile. Uno dei migliori ristoranti che mi sia capitato recentemente di frequentare. Ho cenato al Diana giovedì 24 febbraio 2011 con mia figlia e mi ha sorpreso il fatto che decine di persone (che non sembravano certo turisti occasionali) senza prenotazione non abbiano trovato un tavolo libero malgrado il giorno feriale.
non vale la pena
l'accoglienza è buona, ma l'ambiente è troppo piccolo rispetto al numero dei tavoli che sono troppo ravvicinati, con conseguente confusione di camerieri che corrono avanti e indietro e vicini di tavolo che, se non discreti, ti rovinano il pranzo con il loro tono alto di voce. La qualità delle pietanze a mio avviso non corrisponde al prezzo pagato. Tra le altre ho ordinato un vassoio di arrosto e mi hanno portato un vassoio di bollito, non so se per loro è la stessa cosa. Sinceramente il mio giudizio non è positivo.
Caduta Libera
Tortellini Grandi come ravioli, metà crudi e metà stracotti, brodo mediocre.
Tagliatelle con ragù non all'altezza, carrello degli arrosti discreto ma non eccellente.
Carta dei vini scarna e tavoli troppo vicini, rapporto qualità/prezzo assolutamente non soddisfacente.
La Dea è morta
Primo di bassa qualita'
I risotti nuotano nell'acqua
secondo di arrosti decente ma niente di particolare ancora problemi con l'acqua presente nei pisellini.
Tavoli troppo vicini
e personale abbastanza maleducato.
Ottima cucina
Veramente un'ottimo ristorante dove mangiare la tipica cucina bolognese, dai primi ai dolci.
Servizio cortese e raffinato.
Da andarci almeno una volta per sentire i sapori della famosa cucina emiliana.
Altri contenuti interessanti su QRistoranti