Dettagli Recensione

Atmosfera piacevole, tavolini sistemati in un dehors situato nel giardino, illuminato con equilibrio e in sottofondo musica popolare calabrese perfettamente in linea con la proposta gastronomica del locale.

Apriamo con lo stuzzicante antipasto: una frittella di fiori di zucca aromatizzata al basilico, una polpetta con finocchio selvatico, olive, funghi (ottimi), vari legumi diversamente cucinati (squisiti i fagioli piccanti) e secri (saporiti e molto teneri).

Per il primo, consigliati dallo chef, ci affidiamo agli assaggi (si fa per dire): trofie bianche con fiori di zucca e pinoli (strepitosi e leggerissimi, senza panna o altri grassi), fileja con ragù calabrese (formaggio e pezzi di maiale), orecchiette con salsiccia e finocchio selvatico e come finale tagliatelle con 'nduja fatta in casa. Tutto eccellente, personalmente dedico una citazione particolare alle trofie e alle tagliatelle.

Ottimo anche il misto di carne appena tolta dalla brace (coniglio, costoletta, salsiccia, pancetta) che ci è stato servito subito dopo, accompagnato da un'insalata.

Il tutto annaffiato da una bottiglia di vino della casa, semplice ma gradevole.

A chiudere una sfoglia con crema chantilly (croccante e molto leggera) e 2 bicchierini di liquirizia.

Conto da 20 euro a persona, personalmente è una delle prime volte (in 20 anni che frequento ristoranti) che me ne vado con il leggero imbarazzo di aver speso troppo poco rispetto a quanto mi è stato offerto.
Cucina di grande sapore ed equilibrio, dove il prezzo davvero contenuto non va minimamente ad inficiare la qualità dei piatti.
Assolutamente da provare.