Dettagli Recensione

Nulla a che spartire con il ristorante che abitualmente frequentavo negli anni '80. Il menu è povero e mancano piatti essenziali della tradizione piemontese, ad es. i ravioli al sugo d'arrosto sostituiti con raviolini presentati in ciotola (!). La carne cruda dell'antipasto era sciapa anche se ben battuta e di buona qualità.
Il carrello dei bolliti era completo ma le salse assolutamente nulle: il bagnetto verde era un passato di prezzemolo senza ombra di aglio e non preparato usando il pane imbevuto nell'aceto e le acciughe, quello rosso neppure definibile, una specie di passata, valido il rafano ma scarso per 4 commensali: di maionnayse fatta in casa neppure l'ombra, in compenso troneggiava la mostarda di Cremona.
Il Barbera è stato servito troppo freddo e lo spumante con i dolci tiepido.