Dettagli Recensione
Molta tecnica, poca preparazione del palato
E-mail di informazione mai ricevuta; prenotazione al telefono con interlocutore che da del TU; parcheggiatore come lo si trova al parcheggio abusivo, con casacca catarinfrangente; bagni con allestimenti Ikea; acqua scaraffata senza sapere cosa si sta bevendo, rabboccata ed aggiunta in conto senza essere chiesto se poteva esserne aggiunta un'altra o meno; scelta del menu in coppia solo tra mare e terra e non con "i piatti dello chef" (questo perché uno dei due commensali avrebbe avuto meno portate dell'altro, ma se io scelgo di fare il percorso dello chef e l'altro non può perché incinta, cosa vi cambia se uno tra di noi aspetta?); cameriera che illustra il menu che si aggiusta perennemente i vestiti e si tocca varie parti del volto continuando a dare del TU; continuo vociferare in sala tra colleghi; finger food all'80% fritto, ecco cosa da gusto; menu di carne prevalentemente amari e senza succulenza, l'unica succulenza data è la grassezza del grasso del maialino; menu di pesce con materia prima a costi bassi ma triplicato sul conto - a proposito: rana pescatrice poco cotta ed affumicata a punto tale da non poter essere mangiata.
Al momento del piatto principale di carne non è stato proposto in bicchiere di rosso. Pre dessert e dessert banali ed ancora una volta senza succulenza indotta o data da acidità in modo da preparare il palato al boccone successivo. Piccola pasticceria senza emozioni.
Alla blasonata "rossa" (guida Michelin) vorrei dire: datevi una regolata e fate scelte con coerenza.
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