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piccoli appunti
A cena da Cracco tempo addietro (quand'era ancora Cracco-Peck), ho assaggiato un risotto e un maialino da latte. Volutamente ho scelto piatti piuttosto tradizionali, nella convinzione che un bravo cuoco oltre a più luccicanti mirabilia quelli deve anzitutto saper fare, ed anche se non anzitutto in quelli saper mostrare la sua bravura creatività.
Ebbene, ho gustato piatti nulla più che corretti e discreti. Anche solo in semplici trattorie nel vercellese ho assaggiato vari tipi di risotto decisamente migliori, ed ugualmente dicasi per il maialino da latte.
Per il resto, non è gradevole per due persone appena entrate (e certamente in tutto decorose) sentirsi dire se si vuole usufruire del bagno, richiesta che andrebbe fatta dall’“ospite”. Inoltre il sommelier dovrebbe limitarsi a fornire commenti (anche se positivi) sul vino scelto (Cervaro della Sala) solo se espressamente richiesto. Queste ultime precisazioni possono sembrare piccolezze, ma non lo sono riguardo un locale di questo tipo.
Marco de Paoli
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