Dettagli Recensione
Ci si arriva solo con il passa parola
In questo locale non si arriva a meno che qualcuno che già è stato non ti racconti la sua esperienza.
Questo è dovuto al fatto che la gestione è famigliare nel vero senso della parola: lui in cucina, lei in sala, per cui pochi posti e niente pubblicità.
Le proposte dei menù (cambia ogni mese) è rigorosamente legata al territori e alla stagionalità.
Ultimamente lo frequento spesso, ma l'ultima volta che siamo andati è stato un godimento unico:
antipasto petto di anatra cotto a bassa temperatura con valeriana, risotto scalogo sangiovese e scaglie di pecorino affumicato straordinario, curzù (spaghetto quadrato abbastanza spesso simile al cordonetto della scarpe, da qui il nome) al ragù di cinghiale con melagrana sapori straordinari, coniglio in porchetta con erbette di campo, tortino di mandorle e cioccolato.
A tutto questo aggiungiamo cordialità e professionalità ed otteniamo un mix di cui difficilmente si può fare a meno. Per finire, una noto di merito il conto, che risulta più basso di quello chi ci si possa aspettare per questo insieme.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QRistoranti